valore educativo dello sport
Agosto 12, 2024

L’Importanza Educativa dello Sport: Motivazione e Organizzazione per Conciliare Studio e Attività Fisica

L’attività fisica è, da sempre, considerata utile per la promozione di uno sviluppo armonico, sia fisico, che mentale. Inoltre, può essere anche di supporto all’accrescimento della socialità e a tutte quelle abilità, connesse ad essa. Infatti, lo sport contribuisce a migliorare le capacità di ascolto, le abilità relazionali nel fare amicizia, nel risolvere i conflitti e nel rispettare le regole e gli altri. Proprio da questo incontro con il prossimo, si andrà ad arricchire lo spirito critico e il bagaglio emotivo, poiché ci sono i primi confronti con un ambiente nuovo, diverso da quello scolastico e domestico. Insomma, le basi della personalità giungono anche da tutti quegli aspetti che, attraverso gli incoraggiamenti da parte di allenatori e compagni di squadra, vanno a rinforzare il senso di autovalutazione positiva e di appartenenza a un determinato gruppo che condivide gli stessi obiettivi e le medesime passioni. Tra questi propositi comuni, c’è anche quello di favorire comportamenti salutari, come il mangiar sano, il controllo del peso e il tener lontano l’uso di sostanze nocive, come fumo e droghe.

Il valore educativo dello sport

In sintesi, il valore educativo intrinseco allo sport, è quello di aiutare a maturare, riconoscendo i propri limiti e lavorando su di essi, visto che ogni successo, si realizza anche attraverso la fatica fisica. Dunque, l’ottica educativa è quella di sostenere quel supporto valoriale verso i principi fondanti di una società virtuosa che è bene lontana da quella cultura tossica del successo a ogni costo. Ne è un clamoroso esempio, quello che è finito sotto gli occhi di tutti, durante queste ultime Olimpiadi. Infatti, l’italiana Benedetta Pilato ha esultato di felicità, pur avendo mancato il podio per un centesimo di secondo nella finale dei 100 metri rana. Il motivo di tutta questa gioia? Semplicemente perché una ragazza come tante, ha realizzato di essere tra le nuotatrici più forti al mondo a soli diciannove anni, dopo un anno di duro lavoro.

Lezioni di vita attraverso lo sport

Ha saputo dare concretezza e valore a tutti i suoi sforzi, ammettendo con grande onestà intellettuale che, appena nell’ultimo anno ha registrato una serie costanti di progressi che l’hanno condotta fino alle Olimpiadi. Saper apprezzare un percorso del genere, suona già come una vittoria di lealtà e una “lezione” di ispirazione per tutti quei giovanissimi che devono imparare a godere delle piccole cose e capire che in esse, c’è la formula magica per riconoscere l’essenza della vita. Altro grande modello di resilienza, è stata l’italo-brasiliana Nathalie Moellhausen che, pur di gareggiare, ha sopportato i dolori di un tumore che le era stato diagnosticato solo da qualche mese e ha messo in campo tutto il coraggio e la sua tenacia. Per lei, l’importante è stato esserci, pur senza aspettative; le bastava onorare il vero spirito olimpico. Lo sport è anche questo: non rinunciare ai sogni e insegnare a non arrendersi mai, neanche davanti agli ostacoli più duri. Ed ecco qui, che compare anche l’accettazione tra i grandi insegnamenti provenienti dall’attività fisica.

studio e sport

Conciliare studio e sport: un equilibrio fondamentale

Infatti, per accoglimento, non si intende solo la pronta ricezione di una persona che può avere una diversità linguistica, sociale, religiosa, ma anche la matura assimilazione di una brutta notizia. Infatti, la cultura dello sport, è in grado di trasmettere, attraverso le esperienze, pure le competenze per quel costante confronto con una vittoria o una sconfitta e tutte le relative oscillazioni di umore che seguono. Insomma, una vera terapia. A dare concretezza a tali affermazioni, c’è un’altra preziosa testimonianza proveniente dal velocista statunitense Noah Lyles, oro olimpico di Parigi 2024, che nonostante problematiche di vario genere (asma, diverse allergie, dislessia, deficit dell’attenzione, ansia e depressione), non si è mai sentito vinto dalle sue difficoltà, ma ha pensato a ciò che sarebbe potuto diventare e c’è riuscito!

Strategie per integrare lo sport nella vita quotidiana

Dunque, in un periodo in cui le famiglie iniziano a pensare verso quale sport orientarsi per il benessere psico-motorio dei propri figli, noi di Aiuto Studio, vogliamo soffermarci sul proposito educativo che ci deve essere all’interno di qualsiasi attività fisica si intenda intraprendere. Per questo motivo e per fornire le considerazioni necessarie, lasciamo agli esperti della crescita e alle associazioni sportive, i consigli sul tipo di controlli da fare per poi scegliere l’attività motoria (di squadra o individuale) da proporre in base all’età e alle caratteristiche tipiche di ogni individuo (timido, iperattivo o con patologie).

L’importante è che lo sport, non sia da considerarsi come l’ennesimo impegno gravoso da sostenere per riempire degli “spazi vuoti”. Infatti, è fondamentale che il tempo dedicato all’attività motoria, sia da considerarsi piacevole e ben allineato con gli altri compiti da portare a termine durante la giornata. È una questione di una buona organizzazione a monte nel sapersi anticipare le materie e nel gestire la preparazione per le verifiche. Noi, favorendo tali intenzioni, promuoviamo la disciplina come stile di vita, durante tutto il percorso scolastico. Come? Con l’aiuto di un nostro tutor, anche durante il prezioso tempo del fine settimana, sarà possibile dedicare qualche ora per portare a termine le incombenze conosciute e distribuire così, un carico più leggero e omogeneo nei giorni a seguire.

Inoltre, l’affiancamento di una persona esperta e disponibile, che possa aiutare ad ottimizzare online le proprie risorse, non è un aspetto riconducibile soltanto all’ottenimento di un buon risultato del momento, ma a tutto ciò che innesca: più consapevolezza, risultati migliori, maggior produzione e costanza nel voler far bene. Non è tutto, in quanto bisognerà cercare anche un po’ di tolleranza e comprensione da parte degli allenatori, poiché in prossimità di un test o di un’interrogazione particolarmente difficile, sarà necessaria la massima concentrazione per superare “l’ostacolo del momento” e tornare, con la meritata serenità, ai piaceri sportivi.

Quindi, i vantaggi sono innumerevoli, specialmente per tutte quelle famiglie di adolescenti alle prese con le migliaia di raccomandazioni per spronarli a muoversi e a staccare gli occhi dai telefonini! Infatti, proprio intorno ai quattordici anni, con il passaggio dalla scuola media a quella superiore, ci sono i primi rischi di abbandono del dinamismo motorio. Il tema è particolarmente attuale, poiché favorire lo sport, migliora anche il benessere pubblico e aiuta a prevenire l’insorgenza di alcune patologie. Ecco perché, proprio in questi giorni, è stato presentato un disegno di legge che prevede che medici di base, pediatri e specialisti, possano prescrivere l’attività fisica come se facesse parte di un piano terapeutico. Questo consentirà alle famiglie di recuperare parte delle spese sostenute, mediante le detrazioni del 730.

 

Per ulteriori consigli su come si possa conciliare lo studio con lo sport, non esitare a contattarci.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *