La Dispersione Scolastica: Un’Analisi Approfondita delle Cause e delle Soluzioni
I fattori connessi alla dispersione scolastica stanno conducendo a una vera e propria emergenza sociale. Infatti, questo fenomeno è in pericoloso e costante aumento e necessita di una riflessione che ci indirizzi verso un’accurata analisi delle cause, prosegua con un’indagine sulle conseguenze e concluda con soluzioni mirate. Ricondurre tutta questa faccenda a un unico fattore scatenante, non risale a verità, poiché dietro ogni singola rinuncia allo studio, ci sono combinazioni tra diversi elementi che, spesso, dirigono verso un punto di non ritorno.
Innanzitutto, il tessuto familiare di origine ricopre un ruolo importante, almeno per l’influenza sul tipo di approccio verso le discipline e l’orientamento scolastico. Da questa fase di partenza, dovrebbe emergere la motivazione per lo studio e, da ciò, dovrebbero nascere tutti quegli atteggiamenti che, unitamente all’impegno e alla costanza, creano le giuste premesse per un percorso didattico armonioso, di valore e di lungo corso.
Oltre alle figure genitoriali, c’è il contesto scolastico che, tramite i docenti, dovrebbe appassionare gli studenti cercando di creare un rapporto empatico dal quale far nascere la voglia di sapere tutto sui vari argomenti trattati. Gli insegnanti infatti, dovrebbero trovare quella chiave di volta per far entusiasmare gli studenti verso l’acquisizione di un sapere, primo passo per quella conoscenza che invoglia ad andare oltre la tematica esaminata e anche oltre loro stessi.
I Segnali di Allarme e l’Intervento Necessario
Prospettiva intrinseca a questi due aspetti (famiglia e contesto scolastico), è quella carenza nel leggere i primi piccoli, quasi impercettibili, segnali di allarme che ruotano attorno alla mancanza di supporto nel ripetere una materia discorsiva, nell’esercitarsi su un argomento particolarmente ostico, oppure nell’accumulo di qualche lacuna. Inevitabilmente, tutto ciò allontana da quelle consapevolezze che conducono verso un percorso maggiormente stabile.
Infatti, un primo importante campanello rivelatore di un andamento scolastico non buono o in calo, deve cogliere l’allerta e i provvedimenti necessari, sia da parte della famiglia, che dalla scuola. Dunque, le due istituzioni, dovrebbero lavorare in mutuo soccorso per evitare scarsa autostima e un’esigua motivazione. Con questi presupposti, se non si corre ai ripari da entrambe le parti, si inizia con l’evitare un’interrogazione, facendo quella che comunemente è conosciuta come “l’assenza programmata”.
Noi, di Aiuto Studio, ci rendiamo conto che l’occhio vigile che bisogna avere in queste situazioni, è notevole. Proprio per questo motivo ci proponiamo per fornire l’aiuto necessario alla famiglia e allo studente in difficoltà, per prevenire le prime forme di distrazione o l’abbassamento del rendimento.
Strategie di Recupero e Supporto
Diverso paio di maniche per chi ha svariate insufficienze. Intanto, c’è da dire che non bisogna mai arrivare a febbraio (con la visione della prima pagella), per far fronte ai problemi che, a seconda della gravità, potrebbe essere troppo tardi e si rischierebbe di perdere l’anno. Ecco perché è bene pensarci prima, vigilare sempre e intervenire già dal primo voto negativo.
In questi casi, è decisivo che entrambe le figure genitoriali si facciano ambasciatori di una campagna di buoni intenti e cerchino la collaborazione con i docenti di riferimento, in quanto l’attività di recupero e di consolidamento, richiede tempo e un po’ di tolleranza da parte di tutti. Ovviamente, l’alunno deve mettersi in gioco ed essere consapevole di quanto gli è richiesto durante la densa fase di ripresa. Proprio in questo momento, entra in ballo il ruolo della motivazione, cioè di tutte quelle ragioni che giustificano la decisione di voler guadagnare il terreno perso.
Conseguenze e Soluzioni a Lungo Termine
Cosa succede nel momento in cui non è possibile realizzare queste buone prassi educative preventive o di recupero? Ci possono essere dei ragazzi che, feriti nell’orgoglio con una bocciatura, trovino in sé le risorse per farsi valere, oppure chi, dopo la perdita dell’anno scolastico, il cambio di classe con studenti di età inferiore e il conseguente calo della motivazione, decide di abbandonare definitivamente la scuola perché non regge emotivamente a questo tipo di insuccessi a catena.
A partire da questo momento, la situazione inizia ad assumere toni seri e preoccupanti e sarebbe meglio rivolgersi a un pedagogista o a uno psicologo, che sia in grado di supportare l’intera famiglia con risorse e stimoli necessari per aiutare il figlio a proseguire nel proprio percorso di studi.
Da qui, ha inizio un peregrinare tra i vari Istituti (spesso privati), in cui si devono ridimensionare le pretese di tutti per non creare eccessive pressioni e incorrere in altri rischi di un ulteriore fallimento. Tra le ripercussioni della dispersione scolastica, c’è anche da considerare chi non vuol proprio tornare tra i banchi, perché non vuole studiare e neanche lavorare o chi, addirittura, inizia a delinquere. A questo punto, poiché le prospettive di crescita personale, culturale e professionale sono legate a una profonda incertezza, l’unica cosa da fare è mantenere vivo il dialogo all’interno della famiglia e cercare di trovare insieme un nuovo percorso di studi, facendo leva su tutte le aperture che un diploma può dare.
Il secondo passo da fare, sarà quello di concordare un piano educativo individuale, con la nuova scuola a cui si intende richiedere l’iscrizione.
Conclusione: Prevenzione e Intervento Precoce
L’unica chiave di volta per non trovarsi in certe situazioni complesse da gestire, è l’attenzione verso qualsiasi insufficienza o atteggiamento di svogliatezza. Insomma, bisogna prevenire quel senso di inadeguatezza e di fallimento che allontana i giovani dal mondo scuola. Lavorare a monte, è una vera e propria occupazione che risale addirittura dagli ultimi anni della materna, poiché l’ascolto, l’attenzione, il seguire le regole provengono dagli albori e vengono assimilati, solo se la famiglia è stata in grado di offrire un orientamento positivo in tal senso. Infatti, pretendere certi rigori educativi più tardi, è difficile e le conseguenze sono disastrose non solo per il nucleo coinvolto, ma per l’intera società.
Per ulteriori consigli sulla prevenzione e gestione della dispersione scolastica, non esitare a contattarci.